Al Foro spunta Benoit Paire: “Esperienza super, amo il padel"

Ai puristi del padel, sempre di più in ogni angolo d’Italia, magari può essere sfuggito, ma chi conosce il tennis si è accorto in fretta che quel tizio che durante il match fra Cattaneo/Di Giovanni e Inzerillo/Moreau ha fatto continuamente sentire i suoi incitamenti ai francesi non era uno qualunque. Durante la prima giornata del main draw del BNL Italy Major Premier Padel, al Foro Italico è comparsa la barba più famosa del circuito ATP: niente meno che Benoit Paire, uno dei personaggi pittoreschi della racchetta. Nel primo pomeriggio l’ex top-20 si è allenato sulla terra del Campo 3, uno dei pochi non prestati al cugino padel, mentre alle 18 in punto si è presentato sul Centrale per sostenere i suoi connazionali a suon di “allez”.

“Jerome Inzerillo – ha raccontato Paire, grande amante del nostro paese – è un mio caro amico: giocavamo insieme a tennis da piccoli (l’attuale padelista è stato n.354 Atp) e abbiamo conservato un ottimo rapporto. Mi ha detto che giocava in Italia, che per lui questo si trattava di un torneo molto importante, quindi sono venuto a vederlo molto volentieri, approfittando del fatto che questa settimana sono in gara al Challenger di San Benedetto del Tronto”. Già perché per il momento la racchetta del 34enne di Avignone ha ancora le corde, ma per il futuro chissà. “Amo il padel: mi piace giocarci e anche guardarlo. È molto divertente. Assistere a un match fra professionisti è stata una bella esperienza. Mi piacerebbe avere più tempo per giocare a padel, ma facendo il tennista è difficile. Magari ci riuscirò quando metterò fine alla mia carriera”.

Il messaggio che vuol mandare è chiaro: anche se gli anni d’oro sembrano passati ormai da un po’, per il momento Paire pensa ancora al tennis. Normale lo faccia a Roma, visto che la soddisfazione più grande in carriera se l’è tolta proprio al Foro Italico, giocando nel 2013 una semifinale agli Internazionali BNL d’Italia contro Roger Federer, sullo stesso campo dove dieci anni più tardi si è ripresentato in veste di tifoso speciale. “Ricordo con grande piacere il torneo di dieci anni fa – ha aggiunto –, uno dei migliori della mia carriera. Trovare il Centrale vestito da padel è stato strano, ma davvero bello. Dopo averci giocato a tennis, mi piacerebbe un giorno poter giocare su questo campo anche a padel”. Conoscendolo, il suo approccio rilassato si sposerebbe benissimo con lo sport della pala.