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Attrezzatura al top: racchette, palline e calzature da campioni

Pochi conoscono le abitudini dei professionisti del padel in termini di attrezzatura: ce ne siamo fatti raccontare alcune dai responsabili di Wilson, partner e palla ufficiale dell’Italy Major Premier Padel

26 maggio 2022

Grazie all’enorme diffusione del padel, per i praticanti molti aspetti dell’attrezzatura non hanno più segreti. Tutti hanno imparato a conoscere la differenza fra una pala dalla forma rotonda, a lacrima o a diamante; sanno che le palline non sono le stesse del tennis e le scarpe nemmeno. Ma ancora in pochi conoscono le abitudini dei professionisti in termini di attrezzatura, così come il percorso che le varie aziende stanno compiendo per rispondere sempre meglio alle varie esigenze di mercato. Insieme ai responsabili di Wilson Italia, partner dell’Italy Major Premier Padel, ci siamo fatti un viaggio alla scoperta di alcuni segreti.

LE RACCHETTE

"Quando si parla di racchette – dice Andrea Peruzzo, marketing manager dell’azienda per il nostro paese – ciò che conta per i professionisti è il feeling. Ricordo quando abbiamo fatto un test day con Marcelo Capitani, il nostro testimonial per l’Italia, che era appena stato messo sotto contratto e doveva scegliere con quale pala giocare. Gli è bastato colpire quattro palle con la Ultra Pro per capire che era il modello adatto a lui“.

Più che sulla forma, la gran parte dei giocatori si concentra soprattutto sulla schiuma all’interno del telaio, aspetto determinante. “Ieri – continua Peruzzo – parlavo con Pablo Lijo, che mi spiegava di trovarsi meglio con una schiuma dura. È una tendenza comune a tanti professionisti, i quali hanno un braccio che permette loro di sfruttare a pieno le potenzialità di quel genere di racchette. Cosa che invece a molti amatori risulta più complicata”.

Proprio la schiuma è anche uno degli aspetti sui quali è più facile intervenire per customizzare i telai dei professionisti, e renderli ancora più performanti rispetto a quelli in commercio, a seconda delle esigenze di ognuno. Ma, a differenza di quanto succede per esempio nel tennis, si tratta di una pratica utilizzata quasi esclusivamente con atleti di classifica molto molto alta.

Ma di quante racchette ha bisogno, in genere, un atleta professionista per coprire un’intera stagione? “Il nostro testimonial di punta è Fernando Belasteguin: nel 2021 ne ha utilizzate una ventina”. Fanno quasi due al mese, ma naturalmente per gli amatori la storia è ben diversa.

“Dare una tempistica esatta di durata di un telaio è impossibile, perché dipende dalla frequenza di gioco e da tanti altri aspetti. Diciamo che giocando un paio di volte alla settimana una racchetta dura un annetto. Sicuramente nel padel è più facile che si sfibrino rispetto al tennis, perché la pallina non impatta sulle corde ma sul telaio, e anche che si rompano a causa di impatti con la grata o con la racchetta del compagno”.

LE PALLINE

Se la differenza fra una racchetta da padel e una da tennis è facile da notare, quella fra le palline è difficile da notare a occhio nudo. Eppure c’è eccome, e non solo perché un tubo ne comprende quattro e l’altro (da padel) tre, per il semplice fatto che è più difficile che vengano perse durante un match. “Le palline da padel – dice ancora Peruzzo – sono leggermente più soffici, grazie a una minor pressione e a un feltro più morbido”.

La palla ufficiale dell’Italy Major Premier Padel è la Wilson X3, uno dei due modelli di punta del brand. Lanciata dal mercato su un paio d’anni, piace a tutti: ai professionisti che la stanno utilizzando a Roma come ai dilettanti. È piuttosto rapida, ma non come la versione “speed”, ancora più veloce. Ed è anche duratura, malgrado generalmente l’abitudine di molti sia di cambiare palline quasi a ogni incontro.

“Il motivo? Nel padel il rimbalzo è fondamentale: anche un amatore, se si accorge che dopo l’impatto con le pareti la pallina non salta come potrebbe, tende a sostituirle. Anche se le ha usate una sola volta”. Fortuna che il tubo ne contiene tre, il che vuol dire maggiore sostenibilità. E minor costo.

LE CALZATURE

Un altro settore del mercato sul quale tutte le aziende si stanno focalizzando è quello delle calzature, per creare dei modelli sempre più specifici per il padel. Sostanzialmente, fino a qualche tempo fa le scarpe da padel erano una sorta di rivisitazione di alcuni modelli studiati per il tennis, con alcune modifiche in chiave padelistica. Oggi invece, data la richiesta sempre maggiore e quindi possibilità di vendita importanti, le aziende come Wilson si stanno concentrando per realizzare un prodotto ad hoc per il padel.

A livello di costruzione – dice Marco Goretti, responsabile commerciale di Wilson Italia – si tratta di prodotti completamente diversi, in quanto fra tennis e padel sono diversi moltissimi movimenti. È stato svolto un lavoro specifico con atleti di punta: Wilson ha studiato i movimenti di Belasteguin all’interno del campo, analizzando dove e come appoggia il piede, quali parti devono sopportare una maggiore pressione e via dicendo. Si tratta di un percorso complesso, che porterà presto alla nascita delle prime scarpe specifiche per il padel, in tutto e per tutto”.

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