Paquito e Lebron col brivido: tocca a Roma rilanciarli

Quando in campo c’è Paquito Navarro, ogni partita è un’esperienza. Nel bene o nel male. Perché sa essere personaggio quando salta insieme ai 5.000 del Grandstand come nel 2022 (“il ricordo più bello della mia vita nel padel”, ha detto), ma anche quando la “sua” Freed from Desire che suona a tutto volume non lo smuove manco un po’. Il motivo? Non era un super sofferto 6-3 4-6 7-5 all’italo-argentino Denis Perino e a Pablo Garcia il modo in cui desiderava iniziare il suo BNL Italy Major, in quel Foro Italico dove ha raggiunto due finali. Farlo stavolta varrebbe persino di più, perché lancerebbe (finalmente) una partnership con Juan Lebron che non sta decollando. Ma per arrivare di nuovo in fondo servirà ben altro.

Di certo, i due spagnoli non potranno permettersi di nuovo di non chiudere una partita già vinta sul 6-3 4-2, o di regalare fiducia a due avversari ai quali sarebbe bastata anche una bella figura, finendo per trasformare un duello di apparente routine nell’ennesimo capitolo di un film già visto. Navarro e Lebron non si accendono, non danno l’impressione di divertirsi (e nel padel serve), e finiscono per vincere più grazie al cognome che ai meriti in campo, contro il duo Perino/Garcia che esce a testa alta ma col morale a terra, per l’impresa rimasta a un paio di punti sul 5-4 – e 15-30 in risposta – del terzo set.

Nell’intervista post match, Navarro pensa positivo (“un piacere essere a Roma, felici di poter giocare almeno un altro giorno”), Lebron meno. “Non stiamo giocando come vorremmo – ha detto il Lobo –, e non stanno arrivando i risultati a cui puntiamo. Mi auguro che il nostro livello cresca match dopo match”. Giovedì il prossimo, contro la coppia numero 10 Ruiz/Bergamini. E con l’augurio che un torneo amato da entrambi possa aiutarli a trovare la retta via.