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Navarro/Di Nenno: uno show nel segno dell'alchimia

Lo spagnolo e l’argentino formano la seconda coppia più forte del mondo. Merito delle loro qualità come giocatori, ma anche del rapporto umano fra i due, cementato dal coach Rodrigo Ovide. Hanno vinto loro la prima storica tappa del circuito Premier Padel

23 maggio 2022

All’anagrafe è Francisco Navarro Compan, ma nel mondo del padel è semplicemente Paquito. Non serve nemmeno il cognome, basta il soprannome per identificare uno dei personaggi simbolo dello sport: per risultati, visto che è stato il primo spagnolo di sempre a diventare numero uno del mondo interrompendo l’egemonia degli argentini; ma anche in termini di carisma, talento, capacità di infiammare gli spettatori e di portarli dentro alla partita.

Un insieme di qualità che dall’inizio del 2021 hanno trovato la spalla ideale nella solidità dell’argentino Martin Di Nenno, ex predestinato che ha faticato per anni a esprimere tutto il suo potenziale, fra difficoltà sportive e psicologiche. In particolare a causa del terribile incidente in auto nel quale è rimasto coinvolto nel 2016, nella sua Buenos Aires. I due amici che viaggiavano con lui (fra i quali l’altra ex promessa del padel Elias Estrella) non ce l’hanno fatta, mentre Martin è stato l’unico sopravvissuto e da allora ha iniziato un lungo percorso per rimettersi in sesto, nel quale il padel è stato il suo rifugio principale, l’unico stimolo al quale aggrapparsi per andare avanti.

I medici gli dissero che sarebbe stata dura riprendere a giocare a certi livelli, ma nove mesi dopo era di nuovo in campo. Nel 2017 è tornato a competere a livello internazionale, poi si è migliorato sempre di più e a fine 2020 ha ricevuto la chiamata di Navarro, in cerca di un nuovo partner col quale tentare di riconquistare il numero uno del mondo. Una scelta coraggiosa, che ha richiesto qualche mese di adattamento prima di dare i propri frutti, ma ha pagato alla grandissima.

Nella prima stagione insieme non hanno centrato – per un soffio – l’obiettivo di guidare il ranking, ma ci riprovano quest’anno e potrebbero farcela con un successo al Foro Italico. Sarebbe il secondo in altrettanti appuntamenti targati Premier Padel, visto che sono stati loro a vincere a inizio aprile a Doha il primo storico Major del nuovo circuito. Un primato che mai nessuno potrà togliergli, e ha consegnato alla coppia un pezzo di storia del padel.

Per Navarro/Di Nenno la ricetta del successo è la chimica e il grande rapporto umano che si è creato fuori dal campo, grazie anche all’aiuto del coach dei campioni Rodrigo Ovide, che oltre a loro guida anche le regine femminili Gemma Triay e Alejandra Salazar. Prima che compagni Paco e Martin sono diventati amici, e hanno impiegato poco a trasferire l’affiatamento umano dentro alle gabbie, diventando la coppia più amata dal pubblico di tutto il mondo. Per il loro carattere, ma anche per lo splendido mix tecnico che sanno offrire con la pala in mano.

Navarro, 33 anni da Siviglia, è esplosività, potenza, spettacolo allo stato purissimo. Il compagno classe 1997, invece, è l’emblema del (buon) giocatore di destra, tanto arrosto e poco fumo. Non è potente, non è appariscente e lascia lo show a Paquito, ma è un mostro in difesa e sbaglia una palla ogni tre quarti d’ora. Nel padel si può essere fenomeni anche così.

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