
Chiudi
In una Grand Stand Arena stracolma e caldissima, Navarro e Di Nenno danno spettacolo e conquistano la finale dell’Italy Major Premier Padel, battendo in tre set Chingotto/Tello. “Mai avrei pensato – dice lo spagnolo – di giocare in uno stadio così pieno lontano dalla Spagna”. È uno degli effetti della rivoluzione Premier Padel
28 maggio 2022
A Paquito Navarro e Martin Di Nenno era capitato raramente di giocare davanti a 6.000 spettatori in uno stadio infuocato come la Grand Stand Arena. Effetti della rivoluzione targata Premier Padel, che passa dal Foro Italico e nell’Italy Major è già certa di avere in finale una delle due coppie più forti del mondo. Un risultato atteso eppure meno scontato del previsto, specie per le prestazioni così così dei numeri due nelle ultime settimane.
Ma in un palcoscenico come Roma, con prima centinaia di persone ad attenderli fuori dallo stadio per strappare un selfie o un autografo, e poi migliaia a far vibrare le gradinate urlando i loro nomi, non potevano proprio deludere. E non hanno deluso, vincendo per 6-2 3-6 6-2 alla soglia delle due ore di gioco una battaglia intensa e godibile contro gli argentini Federico Chingotto e Juan Tello, finita con Paquito a festeggiare insieme al pubblico e il compagno alla soglia delle lacrime di commozione.
Sulla loro prestazione c’è di nuovo un asterisco per un set non impeccabile come già nella giornata precedente, ma è giusto anche dare i meriti agli avversari, che dopo una partenza da incubo (subito 0-4, con Tello rimasto negli spogliatoi) si sono rimessi in carreggiata, con il solito mix fra la difesa di Chingotto e gli smash vincenti di (mar)Tello. Gli è bastato un break nelle prime fasi per trascinare la sfida al terzo, per la gioia di un pubblico troppo numeroso per beccarsi una partita da dimenticare.
Ma poi è lentamente calata la sera, le condizioni di gioco sono diventate più lente e le bordate di Tello meno incisive, così la superiorità di Paquito e Martin è tornata a farla da padrona, aprendogli di nuovo le porte della finale in un Major targato Premier Padel. Fanno due su due e l’augurio della coppia è che la statistica si possa ripetere fra 24 ore, visto che a Doha ad aprile hanno vinto loro, con pieno merito.
“Anni fa – ha detto Navarro davanti ai giornalisti – non avrei mai creduto di poter vedere 6.000 spettatori sugli spalti per un torneo di padel, ancora meno lontano dalla Spagna. Per questo voglio ringraziare tutte le persone che hanno riempito lo stadio questa sera, così come chi si è impegnato per realizzare tutto questo. Fa davvero piacere giocare e vincere in un contesto simile. Anno dopo anno questo sport sta crescendo sempre di più, raggiungendo risultati che un tempo erano sogni. Ma mi auguro che sia ancora l’inizio, verso una diffusione ancora più ampia in tutto il mondo”.
“Siamo super contenti – ha aggiunto il 33enne di Siviglia – di tornare a giocare una finale: abbiamo mostrato un grande livello. Sapevamo che era solo questione di tempo, perché ci stavamo allenando bene e stavamo facendo tutto nel modo corretto. Ora ci godiamo questa vittoria, e domani proveremo a fare il bis dopo il titolo di Doha. I rivali devono sapere che noi siamo sempre pronti a lottare, a mettere in campo una palla in più, è che per batterci devono tirare fuori la loro miglior versione. Altrimenti siamo pronti ad approfittarne”.
“Siamo stati forti di testa nel momento che la partita si è complicata – ha detto invece Di Nenno –. Ci piacerebbe vincere sempre con autorità, ma non è possibile. In campo ci sono anche gli avversari, che hanno lo stesso obiettivo. Oggi hanno alzato il livello: Tello faceva male con ogni colpo sopra la testa, e fare un punto a Chingotto pareva diventato impossibile. Vedere così tanta gente sugli spalti e sentire il calore di tutti coloro che ci sostenevano ci ha aiutato molto”.
“A volte in campo non abbiamo la miglior predisposizione – ha aggiunto l’argentino classe 1997 –, perché non è facile a ogni torneo scendere in campo con la stessa voglia di lottare e di soffrire. Qui però l’abbiamo tirata fuori, sia nei quarti di finale, con la rimonta contro Ruiz/Gonzalez, sia oggi. Sono davvero felice di come riusciamo a unirci nei momenti che contano. Quando succede siamo la coppia più rocciosa che ci sia”. I rivali lo sanno da sempre, e da stasera se ne sono accorti anche i 6.000 della Grand Stand Arena. Chi ha deciso di esserci non se n’è affatto pentito.